Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/261

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SECONDO ^9 ri lian dato i due tomi di Lettere d’Uomini illustri pubblicate dal ch. monsig. Fabroni j c la contesa in tal occasione insorta tra i Giornalisti pisani (t. 11p. p 341 t 13, p. 301) e gli autori delle Novelle letterarie fiorentine (an. 1773, n. 49, 50 an. 1774, n. 8, 9, 10, 16, 17, 18 19, 21, 22, 2.3, 24) ha giovato essa pure a tal fine. Per ciò poi che appartiene alle invenzioni e alle scoperte del Galileo, la prefazione premessa alle due sopraccitate edizioni, il Saggio sul Galileo, e l’Elogio del medesimo, opere amendue del ch. sig. ab. Frisi, la prima inserita nel Caffè (t. 2), la seconda stampata in Livorno nel 1775,e singolarmente il Saggio sulla Filosofia del Galileo del signor ab. don Giovanni Andres, in cui con somma esattezza e vasta erudizione esamina le opinioni di questo immortale filosofo, nulla ci lasciano omai a bramare su tale argomento (a). Nondimeno una più copiosa Vita del Galileo, corredata di molti autentici ed inediti monumenti, ci fa da molto tempo sperare il ch. senatore Giambattista Nelli fiorentino} e noi non possiamo a meno di non bramare con impazienza di vederla un dì pubblicata. Frattanto da’ sopraddetti e da più altri scrittori noi raccorremo le più sicure e le più importanti notizie. E prima (a) Più recentemente ancora ha trattato delie scoperte del Galileo, singolarmente in ciù che all’astronomia appartiene, M. Bailly (Ifist. de 1’s/stro»orn. ntod, t. a, p. 79, ce.), e una nuova Vita del Galileo, sciatta dal sig. ab. Luigi Brenna, abbiamo tra quelle del suddetto monsig. Fabroni (t. 1, p. 1).