Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/322

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3lO LIBRO celebrò P anno secolare dell1 invenzion del barometro con una orazione in lode del Torricelli , considerandola come una dell1 epoche alla moderna filosofia più gloriose (Calog. linee, d Opusc. t 32, p. 1, ec.). Fu dunque incontrastabilmente il Torricelli P inventor del barometro, ossia dello stromento con cui si misura la gravità dell1 aria, c questa sola invenzione potrebbe renderlo immortale ne’ fasti della filosofia. Non meno che in questa, fu il Torricelli insigne nella matematica pura; e vedremo tra non molto ch’egli perfezionò il metodo degl1 indivisibili trovato dal P. Cavalieri. Ei fu innoltre spertissimo nella fabbrica delle lenti pe’ cannocchiali, i quali furono da lui perfezionati non poco; e uno di essi lungo 18 braccia era appresso al gran duca Ferdinando de’ Medici (Lett ined. t 2, p. e prese ancora prima d1 ogni altro a fabbricar certi microscopii con palline di vetro lavorate alla lucerna, i quali ingrandivano mirabilmente gli oggetti. Intorno a’ quali lavori del Torricelli veggasi la Vita di questo ingegnoso filosofo, premessa dal signor Tommaso Buonaventuri alle Lezioni, accademiche di esso stampate in Firenze nel 1715, e P estratto che il1 è stato dato nel Giornale de’ Letterati d1 Italia (t. 3o y p. 111). Queste Lezioni medesime sono una nuova testimonianza dell’ingegno e del sapere del Torricelli, e assai maggiori ne avremmo, se venissero alla luce molte opere inedite da lui composte, che or si conservano presso il sig. senator Nelli (Nov. lett. di Fir. an. 1750, p. 593), e se una troppo immatura morte non f avesse sì presto rapito al mondo.