Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/484

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4?2 IJBUO Lessico medico latino e greco, di cui dopo la prima edizion veneta del 1607 annovera l’Haller fino a 13 altre edizioni, nelle quali da alcuni esso fu poscia di molto accresciuto (Bibl. botan, t. 1, p. 438). Di Marsilio Cagnati veronese, che fu medico di molto nome in Roma, ci ha lasciato un grande elogio f Eritreo (Pillar odi. pars 1. p. C)7), e dopo lui lì marchese Maff’ei (l er. ili par. 2,p $379) che ne accenna le molte opere date in luce. Prospero Marziani sassolese, che al tempo medesimo esercitava la medicina in Roma, avendo scritte alcune annotazioni sulle opere del Cagnati, queste furono censurate e riprese da due altri medici Aezio Cleto e Giovanni Manelfi. Ma in difesa del padre, morto nel 1622, sorse Francesco Marziani di lui figliuolo, e con una sua opera intitolata Anti-paralogismus, stampata nello stesso anno, difese il padre insieme e il Cagnati. Di Prospero abbiam di fresco avute assai esatte notizie scritte dal sig. Cammillo Baffi e inserite in questo Giornale di Modena (t. 13), ove anche si annoverano diverse opere da lui pubblicate, e si riferiscono gli elogi che altri scrittori di medicina ne hanno fatti. Due assai pregiate Dissertazioni pubblicò ne’ primi anni del secolo Domenico Terillo medico veneziano, una sulle cagioni della morte improvvisa, l’altra sull’uso de’ vescicanti. È ancora in pregio tra’ medici l’opera di Tommaso Cornacchini d’Arezzo, stampata in Arezzo nel 1607 , col titolo Medicina practica rationalis et empyrica, in cui assai esattamente descrive le malattie, e saggiamente ne proporle i rimedi.