Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/493

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SECONDO 4^1 Ma provando poscia quel clima alla sua salute nocivo, ripatriò, ed ebbe in Napoli la cattedra d’anatomia, cui sostenne fin verso il 1715. Molte sono le opere fisiche e mediche e di storia naturale da lui composte, delle quali si può vedere il catalogo nelle Biblioteche napoletane. Io accennerò solo quella da lui stampata in Vienna col titolo De militis in castris sanitate tuenda, nella quale fu egli il primo che rivolgesse agli usi militari la medicina. XXIII. Un famoso medico raguseo, ma allevato e vissuto sempre in Italia, dee egli pure avere in questa Storia quell1 onorevole luogo che al raro di lui merito è per ogni riguardo dovuto. Ei fu Giorgio Baglivi, che nato in Ragusa circa il 1669, e trasportato in età fanciullesca a Lecce, ivi, e poi anche in Salerno, in Napoli e in Bologna con tal fervore e con tale felicità si rivolse allo studio di questa scienza, che ottenne presto la fama di dottissimo medico. Stabilitosi quindi in Roma, vi ebbe nel i(3g5 la cattedra di chirurgia e di anatomia nella Sapienza, e la sostenne per più anni con sì grande onore, che ne divenne celebre il nome in ogni parte d’Europa. L’Imperiale Società d1 Augusta e la Reale di Londra lo ammisero tra’ loro socii, i più dotti uomini di quell’età ambirono di aver con lui commercio di lettere, e ne parlano con sentimenti di somma stima; e i forestieri più illustri che venivano a Roma, non credevano di aver soddisfatto abbastanza all1 erudita loro curiosità , se non conoscevano il Baglivi. Nel congresso letterario di monsig. Ciampini e nella erudita Tiraboscui, Voi, XIV. 3i