Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/5

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I r e volumi ci è convenuto impiegat e nella Storia della Letteratura italiana del secolo xvi. Quella del secolo xvii ne occupa un solo (n). Nè negherò io già che la minore estensione della Storia non sia effetto in gran parte dello stato meno felice della nostra letteratura nel tempo di cui prendo a trattare. Ma altre cagioni ancora sono concorse a renderne questa parte più breve delle altre. Perciocchè , comunque dobbiam confessare che grande diversità passa tra gli scrittori di questo e del precedente secolo in ciò che appartiene allo stile e al buon gusto, è certo però ancora che in questo secolo stesso non fu pii va l’Italia di colti ed eleganti scrittori sì in prosa che in verso^ e che in ciò che appartiene alle scienze, essa non solo può andar lieta e gloriosa al pari del secolo xvi, ma può ancora vantarsi di averlo superato di molto, come il decorso della Storia farà palese, E io credo perciò, che questo secolo stesso che tra noi si dice il secolo della decadenza e della barbarie, e che per riguardo all’amena letteratura può in qualche modo meritar questo nome, ne’ fasti di altre nazioni potrebbe rimirarsi come un dei più fortunati, poichè anche fra l’universale contagio che infettò di questi tempi l’Italia, essa produsse, come vedremo, storici, oratori e poeti che basterebbono a rendere immortale il paese in cui essi nacquero e fiorirono; e quando pure non gli avesse ella avuti, i filosofi , i matematici, i medici che da essa uscirono , potrebbono compensare la lor mancanza, Io avrei dunque (u) Le doglianze che molti hanno fatte che questo tomo fosse in alcune parti troppo ristretto, e forse »u perticai Ir, mi liuti determinato a dare a molti articoli una maggiore estensione: e perciò, coinè il secolo xvi ha dovuto stendersi a quattro volumi, cosi a due si condurrà ora il «vii. Tiràboschi. Voi. XIV