Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 1, Classici italiani, 1824, XIV.djvu/549

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LETTERA DEL SIG. CONTE SENATORE CESARE LUCCHESINI ALL’AUTORE Intorno alla scoperta de’ Satelliti di Giove e delle Macchie solari fatta dal Galileo, e a un teorema di Meccanica del medesimo. Un nuovo emulo del Galileo esige per mio avviso qualche ricerca) ed io ringrazio quest’emulo che* mi olii e oggi l’occasione di comunicarle qualche mio pensiero, onde sentirne poi la decisione dal suo giusto e fine discernimento. Niuno forse credeva che in questa lontananza di tempo dovesse sorgere alcuno che contrastare potesse a quell insigne nostro filosofo la gloria d’avere il primo osservato i satelliti di Giove e le macchie del Sole. Eppure si vorrebbe adesso ravvisar questo in Tommaso Harriot, ed al signore Zach noi ne dobbiamo l’inaspettata scoperta. Egli nel tomo quinto delle Memorie dell Accademia di Scienze e belle lettere di Bruxelles ha pubblicato una dissertazione intorno al nuovo pianeta Urano, della quale ho letto un estratto nell Esprit (Ics Joumaux pel mese di novembre dello scorso anno 1792- I’ * alla pag. 548 si ha una nota dello stesso signor Zach appartenente a questo oggetto, che è la seguente: On sait que Galilce cui un rivai