Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/177

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TERZO 701 angusti e i più profondi misteri della Religione rivelata 5 e benché lo stile non ne sia sempre coltissimo, e vi si possa bramare un estro più \ ivo , nondimeno non pochi sono i pregi di queste Rime, attesa singolarmente la difficoltà dell’argomento..Ma alcuni madrigali da lui in esse inseriti, e altri somiglianti brevi componimenti, ove descrivonsi piacevoli scherzi di fanciulli, di pastori, di ninfe, sono di una tal grazia e di una tale veramente greca eleganza, eli io non so se la poesia italiana ne abbia altri che lor si possano contrapporre. XVII. Come il numero de’ poeti non fu in xvu. questo secolo inferiore a quello del precedente, aleuue jiucma di molto minore ne fu f eccellenza, cosìUur’ ancora non mancò a questi tempi all’Italia copioso numero di poetesse, ma tra esse più non veggiamo una Colonna , una Gambara, una Stampa. Molte ne annovera il Quadrio (t 2, p. 286), come Lucrezia Marinella nata in Venezia di padre modenese (a), Lucchesi a Sbarra natia di Conegliano, Veneranda Bragadina Cavalli gentildonna veneta, Chiara Fontanella Zoboli dama reggiana, Margherita Costa romana, Caterina Costanza napoletana, Marta Marchina parimente napoletana con ampio elogio lodata dall’Eritreo (Pinacoth. pars 3, n.), Leonora (") ^ nella Biblioteca modenese P articolo della Marinella (/.3, p. i5t) , e cosi pure quello in cui si è a lungo trattato di \ cronica IW.1legu7.z1 poco appresso nominata (tv, (. />. 1*28), che tu un prodigio d’ingegno , lìm hè visse al secolo , e che poi venne a nascondere 1 suo udenti e a vivete santamente in quello ino* nastero della \ nutazione.