Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/331

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855 recarono maggior danno = essi ancora erano Spagnuoli: dunque.... Qual è, caro sig. abate, la conseguenza che balza agli occhi di tutti, e ch’ella colla solita dolcezza, mitigazione e cautela lascia che la ricavi il lettore anche men avveduto? non altra certamente, che quella da me proposta come suo sentimento, cioè: dopo la morte d’Augusto furono gli Spagnuoli quelli che all’eloquenza e poesia recarono maggior danno. Sarebbe un far torto al pubblico il distendermi di vantaggio in dileguar questa accusa: sebbene non ne troverà di più sode e gravi in tutto questo processo. E che? Forse più grave è quest1 altra , che si legge nella pag. 5, dove pretende che sia da me stato sposto con maggior odiosità quanto egli dice intorno all’influsso del dominio di Spagna , e di quel clima al cattivo gusto? Jl sig. abate Lampillasì dice egli (pag. 5), accusa T abate rimboschi di aver detto che la decadenza della letteratura debbasi al dominio spagnuolo: (non so perchè non cita il luogo dove si leggano queste mie precise parole) mentre l’abate Tiraboschi solamente ha detto che a ciò concorse. Ma è ciò solo quello che ha detto l’abate Tiraboschi? Rileggasi quanto sopra abbiamo esposto intorno ai sentimenti del Tiraboschi. Così pure pretende il sig. abate che intorno all1 influsso del clima di Spagna solamente abbia detto: che il clima, sotto cui nacquero « Marziale, Lucano ec. potè contribuire a con« durli al cattivo gusto ” aggiungendo « espres« sionc, come ognun vede, assai moderata