Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/344

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868 eh’ella toccata non abbia f età giovanile eli Lucano? Mi dolgo bensì nelle parole da lei recate, ch’ella non trovi nell’età giovanile di questo poeta ragion potentissima onde scusare i difetti e ammirarne le molte bellezze che li imparziali vi ammirano nella Farsalia; e questa è una verità eli’ ella viene a confessare colle parole istesse con cui pretende offuscarle. E valga il vero: il trovare nell1 età giovanile di Lucano ragion potentissima onde dichiararlo incapace ad ordire e condurre felicemente un poema, sarà mai trovare nell’età giovanile di Lucano ragion potentissima onde scusare i difetti e ammirare le molte bellezze eli’ altri vi ammirano? Tanto si mostra lontano da ciò pretendere 1’abate Tiraboschi, che anzi quasi si sdegna contro coloro che dalla età giovanile di Lucano prendono motivo ad ammirare le sue poetiche virtù. Mr. Marmontel pretende che nella Farsalia debba ammirarsi il più grande dei politici avvenimenti rappresentato da un giovane con una maestà che impone, e con un coraggio che confonde. A vista di questo testimonio l’abate Tiraboschi soggiunge: altri forse direbbe, con una gonfiezza che annoja, e con una presunzione che ributta (t. II , p. 55)/ Questa è la leggiadra maniera con cui questo preteso encomiatore di Lucano trova nell1 età ili lui giovanile ragion potentissima per iscusarne i difetti ed ammirarne la virtù (i). (i) Dicendo io che Lucano era in età giovanile troppo e immatura per ordine e condurre felicemente un poema , non trovo io nell’età giovanile di esso la scusa