Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/53

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TE RIO 5 77 che nel 1623 pubblicò in Venezia la sua Istoria d Italia dalla venuta di Annibale sino all’anno di Cristo 1527, in due tomi in 4°, ne’ quali vuolsi che avesse parte anche Giovanni di lui fratello (Mazzucch, Scritt. ital. t. 2, par. 4, p. 2082, ec.), opera la quale, per riguardo a’ tempi ne’ quali fu scritta, può annoverarsi tra quelle di cui non è inutile la lettura (a). Alcuni, seguendo le vestigie del gran Sigonio, presero a rischiararne la Storia de’ bassi tempi, l’origine de’ diversi dominii, e le vicende de’ popoli che se ne impadronirono. Io veggo citarsi un’opera di Lodovico Rodolfini di Sabbioneta De origine, dignità te, ac potestate Ducum Italiæ, stampata in Argentina nel 1624 (Mctliod. pour l’Hist t. 40, p. 403); ma non avendola veduta, non posso darne più esatta contezza. Il conte Emanuel Tesauro patrizio torinese e cavalier gran croce dell’Ordine de’ SS. Maurizio e Lazzaro, fra le moltissime opere di ogni argomento che circa la metà del secolo diè alla luce, pubblicò ancora in Torino nel 1664 Il Regno d Italia sotto i Barbari, opera in cui, come in tutte le altre, si scorge un autore dotato di vivo ingegno, e che avrebbe potuto avere nella repubblica delle lettere onorevol luogo, se non si fosse del tutto abbandonato a’ pregiudizi del suo secolo. Il P. Tommaso Mazza domenicano, sotto il nome di Didimo Rapaligero, pubblicò in Verona nel 1683 una (’*) 11 Jlriani scrisse ancora la Storia di Modena, che non è mai stata stampata. Di esso ho parlato più a lungo nella Biblioteca modenese (l. i, p. 345).