Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/58

Da Wikisource.

582 LIURO (ScritL ital. t. i, par. u, p. 1170)} la Storia tT ILalia ili Girolamo Brusoni da noi nominato poc’anzi, che fu aspramente criticata, come opera di scrittor mercenario e bugiardo (V. Mazzucch. l. cit. t. 2, par. 4, p- 2243); le Memorie istoriche delle Guerre d’Italia di Gianfrancesco Fossati , che fu poi vescovo di Tortona, e morì nel i653 (Argcl. Il ibi. Script Mediol. t 1 , pars 2, p. 643)*, c due scrittori latini, Giuseppe Ricci, che scrisse le cose avvenute in Italia dal 1613 al i()53, oltre un’altra Storia delle Guerre Germaniche dal 1618 al 1648; e Paolo Maccio modenese, che si ristrinse alle vicende del 1635. Ma l’autore più celebre che a questo luogo appartiene, e di cui quasi ad ogni passo di questo capo potremmo fare menzione se ne venisse onore all’Italia, è Gregorio Leti, fra le cui infinite opere, quasi tutte in genere storico, abbiamo ancora l’Italia regnante , in cui ci dà l’idea dello stato di queste provincie ne’ tempi in cui egli scrivea. Pochi autori sono stati fecondi di opere al par di lui. Quaranta ne annovera l’Argelati (ib. t. 2 , pars 1, p. 800, ec.), e la maggior parte di esse divise in più tomi, che tutti insieme giungono quasi a cento. Oltre l’Italia, la Francia ancora, la Fiandra, la Gran Brettagna, l’Impero, la città di Ginevra, le reali case di Brandeburgo e di Sassonia, ebber da esso le loro Storie, e nondimeno non crederono di esser molto onorate da un tale scrittore, il quale volendo scriver moltissimo, dovea necessariamente scrivere con gran fretta; e volendo piacere a quelli a onor de’ quali scriveva , poco