Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/66

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XVII. Driu To uaiu. 5yo LIBRO \VII. La Toscana, sede in questo secolo e centro della grave non meno che della piacevole letteratura, pare che della storia sola non fosse molto sollecitaj e forse ciò avvenne, perchè tanto si erano in ciò adoperati gli scrittori del secolo precedente, che poco avean lasciato a’ lor posteri in che occuparsi. Abbiam nondimeno le Serie degli antichi Duchi e Marchesi di Toscana di Cosimo della Rena, uomo nelle antichità e nelle etrusche singolarmente assai dotto, di cui si posson veder notizie ne’ Fasti dell’Accademia fiorentina (p. 624); della quale fu console nel 1673*, e la Firenze illustrata di Ferdinando Leopoldo del Migliore, di cui però vuolsi da alcuni che il vero autore fosse Pietro Antonio dell’Ancisa, che molto si adoperò nel raccogliere dagli archivii scritture e documenti per la Storia delle Famiglie fiorentine (V. Mazzucch. Scritt ital. t. 1, par. 2 , p. 682). Nel che pure affaticossi molto Bernardo Benvenuti natio di Empoli, maestro de’ principi figli del gran duca Cosimo II, priore di S. Felicita nella sua patria, e morto l1 ultimo giorno del 1699 in età di sessantasei anni. Avendo egli fatte grandi ricerche negli archivii di Firenze, compilò l’opera intitolata il Priori sta, divisa in più tomi, in cui delle più illustri famiglie di quella città dà minute ed. esatte notizie. Ma essa non ha mai veduta la luce (ivi, t.. 2 , par. 2, p. 885 , ec.). Il Discorso cronologico deli origine di Livorno del P. Niccolò Magri agostiniano, le Pompe sanesi del P. Isidoro Ugurgieri domenicano, le Memorie di Pisa di Paolo Tronci, le Storie di