Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VIII, parte 2, Classici italiani, 1824, XV.djvu/88

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Gl 2 LIBRO ohe il Cardinal Bcnlivoglio ci ha lasciati. E se altre pruove non ne avessimo , le molte edizioni e le traduzioni in più altre lingue, che ne sono state fatte, ci mostrano abbastanza quanto le prime due opere singolarmente fossero e sien tuttora applaudite. Egli di fatto si scuopre in esse uomo di maturo ingegno , osservator diligente, avveduto politico, e fornito di tutti que’ pregi che proprii son di un ministro} e f cuior ch’egli ebbe di essere accettissimo a que’ sovrani da’ quali fu impiegato, o presso i quali egli visse, ci fa vedere che , quale il mostran le sue opere, tale era veramente. Più tranquilla , come ad uom religioso si conveniva, fu la vita dell’altro storico delle Guerre di Fiandra, cioè del P. Famiano Strada romano, nato nel 1572 e entrato nella Compagnia di Gesù nel 1591. Il Collegio romano ne fu I ordinario soggiorno, e l’impiego di professor d’eloquenza fu quello in cui esercitossi comunemente, finchè a’ 6 di settembre del 1649 in età di cinquant’otto anni finì di vivere, lasciando di se stesso onorevol memoria presso i suoi non meno che presso gli stranieri non solo pel suo sapere, ma anche per le religiose virtù che in 1 li risplendevano mirabilmente (V. Sotuell. Bibl. Script. S. J. p. 200). Benchè la Storia, di cui ora diremo, sia quella che lo ha renduto più celebre, io credo nondimeno che uguale, o forse anche maggior lode egli meriti per le sue Prolusioni accademiche su diversi argomenti dell’amena letteratura. nelle quali e le riflessioni ch’egli propone, e lo stile con cui egli scrive, mi