Pagina:Tittoni - I responsabili della Guerra europea.djvu/6

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Il signor Poincarè parlò allora di una nube che passa. Ebbene noi non vogliamo più nubi, nemmeno passeggere; noi vogliamo che sulla Francia e l’Italia risplenda un’orizzonte sempre radioso, calmo e sereno.

Noi non pensavamo allora alla guerra e ci è stato rimproverato di non averla prevista. Il rimprovero vero non è fondato: si può prevedere una guerra necessaria; non si può prevedere una guerra inutile. Si può prevedere tutto tranne i traviamenti della follìa umana. Come già il sig. Poincarè quattro anni or sono, Anatole France e Barthou avrebbero potuto oggi assaporare il puro godimento che l’oratore prova quando riesce ad incatenare l’attenzione di coloro che lo ascoltano e far vibrare la loro anima all’unisono della sua ed il pubblico avrebbe potuto provare ancora una volta la soddisfazione di sentire esprimere nobilmente nobili pensieri.

Ma nell’ora presente questi godimenti, puramente intellettuali od estetici, ci sono divenuti estranei. Noi abbiamo delle cure più gravi, dei doveri più austeri ed una grande mèta da raggiungere, alla quale noi ci consacriamo interamente. E questa mèta non ci chiede apparenze, ma realtà.