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dentro la Montagna. Chi ha veduto allora la Brenta, sopra Bassano, asserisce, che l’acqua scendeva giù a cavalloni, come un Mare in tempesa. La pioggia aveva, parte sciolto parte aspettato, la neve; l’acqua di Neve pregna d’aria, gonfia i Torrenti, e li spinge con più di venenza. La Brenta per un Brentometro (o Albero graduato, che un dotto Senatore tiene eretto ad Altichiero, per misurare l’Altezza dell’acqua nel Fiume) s’alzò 18. piedi; 8. piedi in 4. ore. L’Adige come si sa sormontò tutte le ripe, nè v’è memoria d’escrescenza simile. Eppure quì al piano in quel giorno dei 3. fu una pioggia assai mediocre; all’opposto ve ne fu una grande il giorno 7. che in tre sole ore diede 15. Linee d’acqua; ne accadono anche di più grandi. Se una tal pioggia dura 24 ore, come fu quella dei 3. in Montagna, dà più d’un piede d’acqua in altezza. Non è dunque da stupire, che da tanta estensione di Monti, i quali non hanno altro sfogo, senon nei due fiumi Brenta, ed Adige, precipitando tanta copia d’Acqua, producesse l’inondazione, che ne seguì. Nove volte si sentì il Tuono in Maggio, e nel giorno 15. fece della gragnuola, tanto in Padovana, che in

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