Pagina:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 1 - 1802.djvu/168

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e notizie ec. 121

arida, non bagnata dalle pioggie di conseguenza da più d’un Mese; il Cielo tutto nuvoloso, a riserva d’una lunga lista da Ponente a Settentrione, assai lucida, e rosseggiante, che si allargava poco spazio sopra le cime dei Monti; tutto il resto, dissi, assai nuvoloso, ma insieme assai placido, e quieto.

2. Dall’ultimo confine della nube tra Settentrione e Maestro, si calò verticalmente una Tromba, la cui cima sempre unita alle nubi si curvava un poco a Settentrione a grado del vento, distendendo il resto verticalmente sino a terra. La sua figura era quasi d’un cono troncato divergente verso terra; in fatti a guisa di tromba, d’onde è nato il nome a questo fenomeno. La cima attaccata alle nubi era oscura, verso terra sempre più rosseggiante, perchè la vista in contrava il chiaro verso l’orizzonte.

3. Questa Tromba veduta da Padernello situato ad Ostro Scirocco, per ben più di mezzora pareva immobile, e della stessa figura, sino che ingrossandosi poco a poco, e sempre più infiammandosi verso terra si staccò dal confine delle nubi, ed allora accorciandosi, e dilatando il diametro, in poco tempo sfumando svanì.