Pagina:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 1 - 1802.djvu/234

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e notizie ec. 187

20. Dirò dunque, che, sebbene le cause concorrenti coi principj delle quattro stagioni bastino per indicare la costituzione loro generale, non bastano però a spiegare, non dirò le particolari mutazioni, ma diverse eccezioni, come abbiamo osservato, che si estendono ad un mese e mezzo, e talor due. Perciò grado a grado inoltrandosi, vedremo esser necessario divider l’anno in parti, o stagioni ancora minori: nel che fare abbiamo la venerabile autorità de’ buoni antichi, ch’erano in queste cose più diligenti, ed acuti osservatori che noi.

21. In genere avvertirò, che questi spazj qualunque sieno, non si devono prendere in misura Matematica, che non è comportata dalle cose fisiche, e dal corso della natura, ma per intervalli approssimanti.

22. Conviene dunque tagliare ognuna delle quattro stagioni in due, e così dividere l’anno in otto parti; tal divisione non è immaginaria; ella è marcata da termini fisici, e reali; nel corso dell’anno, questi termini sono indicati dalle divisioni precedenti.

23. Posti i principj fisici della seconda divisione in quattro stagioni, nei due Equinozj, e nei due Solstizj; i principj, ed i