Pagina:Toaldo - Completa raccolta di opuscoli osservazioni e notizie diverse contenute nei giornali astro-meteorologici, Vol 1 - 1802.djvu/30

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medesime della natura, e che si chiama ragione1. Per quel poi che appartiene alla Luna non dubitò di affermare, esserci ignota ogni influenza di lei sopra la terra, fuor che quella di tramandare la luce che dal Sol riceve, e di aver parte nel flusso, e riflusso del mare, nella precessione degli Equinozj, e nella nutazione dell’asse terrestre. Il piacere di far bene altrui, ed anche quel della lode, di cui era desideroso, indussero il Toaldo a combattere le obbiezioni del suo illustre avversario, il che fece in modo da confermare sempre più il suo si sistema senza ledere la fama di coloro, che si mostravano restii ad abbracciarlo.

Non depose però mai la lusinga, che non altrimenti che la nuova scienza dei principj della Filosofia naturale del Nevvton, avrebbe col tempo trionfato de’ suoi oppositori, lusinga che sempre più l’impegnò a cercar nuove pruove, e nuovi argomenti degl’influssi Lunari. Di questi ne somministrò copia ai giornali del Rozier, Veneti, ed Enciclopedici di Vicenza, agli Opuscoli Scientifici di Milano, agli Atti della


  1. Vedi alla Fine dell’Opera l’ultima risposta del Sig. Professore Chiminello al Frisio.

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