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e notizie ec. 33

canza dell’alimento, ed anche i gran Signori furono forzati a diminuire il numero de’ Cavalli, e far molto digiunare i rimanenti. Scarso pure, ed infelice riuscì il prezioso provento de’ Bachi di Seta, e ciò specialmente per la ruggine della foglia de’ Mori, e per alcune brine, che successero in Aprile quando i Mori avevano fatto i primi getti .

Venne poi l’Estate senza nè gran caldo, nè gran secco, ma infestata da’ turbini, da fulmini, da gragnuole di grande estensione, da nebbie mellate, e rugginose. L’Autunno portò moltissime Pioggie, e con esse inondazioni lunghe, e rovinose; intieri distretti nel Padovano, e nel Polesine, furono sommersi con la distruzione delle fabbriche, e delle borgate intiere; quindi impedita, o disturbata la raccolta dei secondi grani, e la semina per l’anno seguente. Nel fine di Novembre, e per tutto Decembre si fece sentire un aspro freddo, quasi una coda del precedente Inverno. Ma fu questo l’ultimo sfogo; poichè successe l’Inverno 1790, che fu assai moderato.

Nel corso dell’anno vi furono dei fenomeni notabili; oltre il sopraddetto Inverno, il Marzo fu umidissimo con neve, quattro volte,

Tom. III. C