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DEL CALORE DEL SOLE.. 9


In quarto luogo è da confiderarfi, che il Sole la State dimora fopra l’orizzonte in quefto Clima in circa 16 ore, vale a dire il doppio, che ne’ giorni d’Inverno; ed inoltre paffa il doppio più alto; che vuol dire con doppia forza quafi per tutto il detto fpazio di tempo.

Con quefti principj il Sig. di Mairan (Acad. Reg. 1719.) calcolò la proporzione del calore eftivo a quello d’Inverno per il noftro Clima:

il fuo calcolo è ſempliciffimo:

I. L’altezza del Sole nel Verno a quella d’Eftate è meno del terzo:

per efempio a Padova quella è di gradi 21, quefta di 68 incirca. I Seni di quefti angoli fono appreffo poco come 3:9, o fia come 1:3. Facendo dunque i quadrati, conforme a quello fi è detto nella nota qui fopra, farà il calore dell’Inverno a quello dell’Eſtate, come 1:9. confiderando folamente l’obliquità de’ raggi.

2. I Raggi medefimi dovendo nel Verno traverfare uno spazio d’Atmosfera almeno doppio, reftano intercetti mezzi; e refterà il calore del Verno la metà minore, cioè come 1: 18.

3. Il Giorno folftiziale d’Eftate è doppio di quello dell’Inverno. Dunque il calore d’Eftate crefce ancora del doppio fopra quello del Verno; onde fi ridurrà quefto a quello come 1: 36.

4. Ma inoltre il Sole del giorno Eftivo marcia del doppio più alto; dunque quel calore, che già farebbe doppio per la doppia durata, fe anche il Sole paffaffe baffo, farà doppio del doppio, paffando alto: e fara in fine ridotto il calor del Verno a quello d’Eftate, come 1:72. Fatte dal Sig. di Mairan alcune picciole detrazioni, riftringe quefta propozione a 1:66.

Ma fi offervi bene, che ciò procede folamente confiderando la fituazione, e l’azione del Sole. Attualmente quefta proporzione col Termometro del Sig. Amontons, la cui fcala è la più atta a manifeftare effa proporzione, non fi trova a Parigi che di 51 -: 60; a Padova poi, per I 2 2 le offervazioni del Sig. M. Poleni di 47:52 ½; 0, perchè teneva il fuo Termometro in Camera, poffiamo fupporre di 47: 53. Quefta apparente difcrepanza fi concilierà beniffimo col fupporre una cofa ben fondata, ed è quefta; che fi conferva in terra in tutte le ftagioni un grado di calore coftante, e permanente ( per esempio di gradi 47, che fuffiftono anche nell’Inverno ) fia quefto prodotto dal moto dell’etere, o per le fermentazioni terreftri; o per l’efalazioni d’un fuoco centrale, o per un cumulo di calore folare raccolto da fecoli, ed afforbito dal corpo della Terra efpofta continuamente all’azione del Sole. Quefto fondo di calore coftante aggiunto all’uno, e all’altro termine della ragione data dal calcolo 1: 66, renderà la proporzione 47: 53 data dal Termometro1

Il celebre Hallejo ha dato una Tavola dei gradi di calore nelle varie


B sta-
  1. Golla foluzione d’una fempliciffima equazione fi determina quefto grado di calore ceftante, come a Padova. Si faccia 534766x: xtx