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12 PARTE I. ARTICOLO II.

Gradi del Termometro, o andamento del caldo, per le 24 ore del giorno, nel 1778.

Ore. Inverno. Primav. Eftate.

Ore. Inverno. Primav. Eftate.

12 Ore della mattina, o dopo mezza notte.

Ore della Sera, o dopo Mezzodì.

I 2,47 10, 13 17,93 II 2,44 9, 87 17, 55 III 2, 26 9, 68 IV 2, 31 9,4° 17, 21 16,92 V I, 94 9, 18 17, 31 VI I, 86 9,39 18, 48 VII I, 73 9,96 19, 98 VIII 1, 91 10, 79 20, 88 IX 2, 31 II, 64 23, 50 ✗ 2,97 12, 27 23, 10 XI 3, 62 12, 68 23, 58 XII 4,07 13, 13 24, 02 397, 36 II, 04 I 4, 44 13, 49 24, 40 II 4,56 13, 71 24, 49 III 4, 53 13, 82 24, 65 IV 4, 25 13, 89 24, 57 V 3,93 13, 63 23,74 VI 3, 67 13, 09 22, 55 VII 3, 41 12, 60 22, 03 VIII 3, 17 12, 03 21, 22 IX 3,03 II, SI 19, 28 X 2,90 II, 13 19, 13 XI 2, 77 10, 79 18, 64 XII 2, 67 10, 54 18, 31 456,571,74 Somme Rifulta il caldo delle ore pomeridiane fenfibilmente maggiore di quello delle ore della mattina: infatti in quefte fi trova l’ora del fommo freddo, in quelle l’ora del maggior caldo.

, Nel modo con cui fi è fpiegato l’andamento del caldo diurno, fi congettura appreffo poco il tempo del caldo maffimo nella State, che deve fuccedere molti giorni dopo il folftizio. Paffato l’Equinozio di Primavera, fannofi i giorni più lunghi delle notti, fempre più avanzando verfo il folftizio: ficchè la notte più breve togliendo fempre meno di caldo di quello, che aggiunga di più il più lungo giorno, è manifefto, che la fomma deve andare crefcendo. E febbene dopo il Solftizio cominciano a calare i giorni, e crefcer le notti retrogradando, quefto non fa fe non che fi aggiunga meno; ma fi va tuttavia aggiungendo qualche grado di calore alia fomma precedente. Quefta aggiunta poi deve aver un termine maffimo, come fi è detto del caldo diurno; e finalmente dev’andare fcemando, come di fatto fi prova per eſperienza; mentre i gran bollori della State fi provano in circa 40 giorni dopo il folftizio verfo il fine di Luglio, come per la fteffa ragione il freddo fuol infierire alla metà di Gennajo, o dopo. E fi può offervare in paffando, che 45 giorni in circa di ritardo, tanto per il caldo, come per il freddo, formano l’ottava parte dell’anno; come tre ore che ritarda il gran caldo dopo il mezzodi fono l’ottava parte del giorno naturale.

Quindi fi può giuftificare la divifione delle quattro Stagioni per li dodici mefi dell’anno, che a prima vifta fembrerebbe mal difpofta, ponendofi il principio per efempio della State, al punto, in cui rapporto al Sole, il calore dovrebbe effere al fuo colmo, o fia nel mezzo della ftagione; lo fteffo potendofi dire del Verno. Ma confiderando, che il gran caldo,

ed il gran freddo, cade 40 giorni in circa dopo i Solftizj, fi vede che


quan-