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PAR. I. ART. IV. DEL MOTO ANNUO DELLA TERRA. 27

passare, fosse fuori del centra della figura, € più vicino al Polo Artico; onde la Terra fosse più allungata, e protuberante verso il Polo Antarti»

co, dal che oltre l’inegualità dei gradi, e Quarti ( non più Quarti ) di meridiano, che di là sarebbero più grandi di misura ( l’unico Grado mir surato nell’Emisfero Australe dal fu Sig. Ab. de la Caille al Capo di Buona Speranza di fatto riesce più grande di quello competa a quella Latitudine per le misure fatte di qua della linea ) sarebbe nata col decorso de’ secoli l’inclinazione dell’Equatore Terrestre al piano dell’Ecclit= tica, li due Emisferi, per esser diseguali, urtando diversamente nell’etere, e dovendo diversamente ricevere il medesimo impeto del moto annuo , onde necefsariamente sarebbe nata l’inclinazione dell’asle del moto.

diurno all’asse del moto annuo Lasciando queste congetture rimote venghiamo più tosto alle congetture ‘più vicine allo scopo nostro. Poichè, se tutti i corpi verso la superfizie della Tetra per le alterazioni del moto diurno soffrono una giornaliera oscillazione, se questa fi aggiunga alla vibrazione naturale, o al conato centrifugo del moto circolare, ne seguirà che i fluidi dovranno due volte al giorno agitarsi sobbalzando; tremare, soffregarsi, triturarsi vie più i fsolidi; è ciò molto più, mensualmente, ed annualmente, in quei tempi, che il moto. annuo della terra misto col diurno: viene più sbilanciato; e quindi alterarsi le ejaculazioni dei vapori, e delle esalazioni,île uscite del filogiftico o fuoco terreno, e sopra tutto le emanazioni della materia elet‘trica

per le quali alterazioni potranno aumentarsi le fermentazioni, soluzioni sublimazioni, precipitazioni,. esplosioni, dalle quali le generazioni dentro e fuori della terra, e spezialmente le meteore e le mutazioni dell’ aria vengono prodotte più in certi tempi, che in altri: i quali tempi perciò faranno determinatì, e indicati dal sito della Luna, e del Sole, come meglio fi spiegherà in seguito.:

V’è un altro aspetto, sotto cui si può con Tommaso Hobbes ravvisare .

il moto composto: del Globo terrestre pin quanto egli è progressivo infieme, e rotatorio . Questo: è il moto, con cui un Vagliatore agita il cribro: io non dico che sia precifamente il medesimo; ma ritiene molto di questa natura, la terra come il cribro venendo portata intorno ad un centro esterno nell’atto, che fi raggira intorno il proprio . Siccome dunque col moto composto di rivoluzione e di rotazione del vaglio fi viene a separare la zizania dal grano, e le varie specie di grani tra loro; così grandis= fime, e frequentissime, e continue feparazioni e rispettive coadunazioni, debbono succedere per it moto, dirò così, cribratoria, che soffrono i corpi eterogenei componenti la terra, spezialmente i fluidi, è tutto questo colle alterazioni sopradette . “o

Di fatto i componenti del globo sono eterogenei, e di specie innumera bili: i corpi eterogenei non sono dissimili in quanto corpi; ma per alcuni moti delle loro parti minime colla differenza della figura ( poichè altro che moto e figura non diverfifica i corpi), perciò sono dotatè di moti inrerni differenti, o sia specifici: i corpi così differenti necessariamente ricevyono differentemente un moto comune esterno: dunque non gii in; 3 ieme:


D 2 sieme: