Pagina:Toaldo - Saggio meteorologico - 1797.pdf/67

Da Wikisource.

P. I. A. X. DELLE AGITAZIONI REGOLATE DELL’ATMOSF. 51

ga osservazione, con maggior fiducia aspetta mutazione nelle Sizigie, che nei Quarti, ma ne alpetta anche in questi.

ensibile alterazione del ma:e fsi fa quando la Luna pasîla per il Pori= geo, 0 s’accosta alla Terra: e fiinile vieppiù deve osservarsi nell’Atmo»

sfera . Nè pure ozioso deve passare l’Apogeo per una spezie di riflassion2, o privazione di energia, in quanto la massa dell’aria abbandonata al suo peso, deve in certo modo precipitare, portando sbilancio in senso contra= rio, che poi influisce egualinente a perturbare il Cielo; o piuttosto perchè, il moto propria della Luna intorno l’Apogeo essendo lentissimo, ella opera più lungo tempo, e fi raccoglie una maggior quantità di azio»

ni, e di moti, tanto sopra le acque, che nell’aria .

La forza meccanica de’ Luminari fi spiega, spezialmente quando sono vicini all’Equatore; e perciò in tutto l’anno le Marze più alte accadne intorno gli Equinozj, cioè nei Novilunj, e Plenilunj proslimi . Che sarà poi, se concorra infieme il Perigeo? Allora vedraili tutto andar sossopra, per dr così, Cielo, Terra, e Mare. Il vedremo colla prova delle osser= vazioni . Qui una cosa sola rimarcherò coll’Autore della sopraccitata let= tera dietro le Tavole dell’Hallejo; che se il vento dell’Equinozio spira dalla medesina plaga nella nuova e piena Luna, e cambia lo stato del Cielo, decide, e fisla assolutamente la stagione asciutta, o piovosa della Primavera seguente. Se spira da Levante, o da una quarta tra Levante e Tramontana, e ciò teplicataimente nella nuova e piena Luna, e

lascia buon te:npo, è deciso della temperie‘ asciutta dei tre mesi seguenti Aprile, Maggio, e Giugno, come accadde l’anno 1753:

All’opposto se viene da Ponente verso Ostro forte e costante, accumula sopra il noftro clima la masla delle nubi, e dei vapori, onde regnerà una stagione piovosa fino alla State: poichè dal calor del Sole altro non è da sparare, se non una nuova elevazion di vapori per continuar un circolo di pioggie ( quale fu l’indole della Primavera 1770. ).:

Questa masla di uin do, e di nabi non può esler diîlipata., se non per violente ed estese procelle de!la State. Queste procelle vaste, ed estese, non fi possono, dice quest’Autore,. aspettare se non dalla soluzione de ghiacci nella Zona glaciale, ove il calore estivo arriva finalmente dopo il Solstizio . Allora forse la Ragione cambierà indole piovosa o serena: altrimenti se non sopravvenga una gran mutazione dei Paesi Polari, il secco, o l’umido fi éstenderà fino all’Equinozio di Autunno.

Lo steslo deve dirsi dell’Autunno: poichè anche qui il vento dell’Equinozio, ricorrendo nella nuova e piena Luna di Setteinbrè, deciderà della stagions autunnale, che riterrà la stessa indole fino al Salsizio d’Inverno, quando . qualche vio!enta rivoluzione, proveniente dailz Zona frigila Auitrale, e per di fopra, o per di sotto penetrando fino alla nosira Zona temperata, cambiera la faccia del Cielo; © non arrivando, la lascieraà cor=rete fino alla Primavera seguente; nel qual caso sarebba vero il Prover bio volgare: Che Aila Luna di Settembre sette altre Lune s’inchinano .

Paria questo Autore delle coste Occidentali della Francia, ove i venti sereni e piovosi sono diversi dai nostri, le Alpi donando all’Italia una tem-


G 2 pera-