Pagina:Tolstoj - Come ruinare l'autorità.djvu/4

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scuole, collegi, università, accademie, i diversi comitati, i vari congressi. Il bene non è il bene e la istruzione non è l’istruzione che ad una condizione sola: essere il bene e l’istruzione complete senza che siano necessariamente conformi alle circolari ministeriali. Ma ciò che io deploro sopratutto, è di vedere delle forze così preziose, così disinteressate, così devote, disperdersi con sì scarso frutto. Io rido talvolta allo spettacolo di quegli uomini che buoni e intelligenti recano la loro energia a lottare contro il Governo sul terreno legale che l’arbitrio del potere ha esso stesso creato.

Mi sembra che la questione si presenti nel modo seguente:

Vi è della gente — fra cui noi che narriamo — i quali credono che il Governo sia detestabile e che lo combattono. Due mezzi di lotta sono stati impiegati fin dall’epoca di Radichthceff e dei dicembristi. L’uno è stato preferito da Stenka Rasine, Pougatcheff, dai dicembristi, dai rivoluzionari dell’epoca dal 1860-1870, dal primo marzo 1881, ecc. L’altro è stato preconizzato da voi, come da tutti quelli che vogliono progredire lentamente, lottare nel terreno legale e conquistare dei diritti poco a poco, senza violenza. Per più d’un mezzo secolo io ho visto

    Egli stimava che al Comitato soppresso si doveva sostituire una moltitudine di altri comitati che si proponessero il medesimo fine (pubblicazione di buoni libri, fondazione di biblioteche, ecc.) ma che, per marcare che essi non erano sotto la dipendenza del Governo, non domanderebbero a questi alcuna preventiva autorizzazione. Forse i membri di queste associazioni sarebbero processati; sia: il Governo così facendo non farebbe che attivare il movimento in favore dell’istruzione. Poi, generalizzando questo tema, Tolstoi scriveva quanto sopra.