Pagina:Tommaseo - Esempi di generosità proposti al popolo italiano, Milano, Agnelli, 1868.djvu/37

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Perchè ve l’abbiamo già detto sovente che quell’uomo c’intimò: - Senza il vostro fratel più giovane, non sperate venirmi agli occhi mai più». E Giacobbe a loro: «Per mia sventura grande vi siete pensati di dire a quell’uomo, che avete un altro fratello». Risposero: «Esso domandò per filo e per segno della nostra famiglia, e se il padre viveva, e se avevamo un altro fratello; e noi si rispose secondo ch’egli veniva interrogando. Come sapere ch’e’ ci direbbe: - Conducetemi il vostro fratello qui? -». Giuda soggiunse: «Deh mandate il giovanetto con noi, che andiamo, e campiamo la vita. Se no, si morrà, noi e le nostre creature. Io prendo sopra di me Beniamino: da me l’avete a richiedere; che se non ve lo rendo, sarò senza scusa reo, o padre, negli occhi vostri. Se tanto non s’indugiava l’andare, a quest’ora saremmo già di ritorno». Allora Giacobbe il padre disse: «Se così ha a essere, fate quel che volete. Ma scegliete delle meglio cose di questo paese, miele e mandorle e gomme odorose: e portate il doppio del denaro. Dico che quello che vi fu messo dentro ne’ sacchi, portate addietro; chè ci avrebb’a essere sbaglio. Prendete anche il vostro fratello, e andatevene a quel signore; che Iddio onnipotente, il mio Dio, gli tocchi il cuore, e ch’e’ vi renda e il vostro fratello ch’e’ tiene di là, e insieme questo ragazzo. Io intanto me ne starò soletto in casa, com’uomo che non ha figli».


Presero dunque le cose da offrire, come il vecchio dolente consigliava; e del danaro due tantì, e Beniamino (e quanto piansero tutti nelle dipartenze! e come rimase quel povero