Pagina:Tommaseo - Esempi di generosità proposti al popolo italiano, Milano, Agnelli, 1868.djvu/59

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della donna pietosa! Ma non osava manifestarsi per madre, che non paresse una trama la sua, fatta apposta per ingannare quella grande signora. Or tutti gli uomini, e massime i grandi signori, comportano più leggiermente d’essere offesi che il parere ingannati. Dunque la se n’andò col suo bambino chiotta chiotta, come farebbe una balia prezzolata; e, uscita che fu dalla vista delle ancelle, guardatasi bene intorno, e vistasi sola, lo baciò ardentemente; e diceva con voce bassa e tremante: «figliuolo mio!». L’allattò in tutta sicurità; dacchè tutti sapevano che era in piacere alla figliuola del re: e il re stesso lasciava correre per contentare la figliuola in questo ch’e’ chiamava capriccio. Perchè le opere generose certa gente le chiamano capricci se non forse peggio.

Potete credere quanto penasse la madre ogni volta che, pure per poco, le conveniva portar il bambino a corte; non dico per la figliuola del re, che era tanto buona; ma le pesava farlo vedere, come una bestiolina rara, a que’ signori che non gliene importava, a loro, nulla, con tutto che facessero le visite di vagheggiarlo e andarne matti. Potete credere con quanta cura l’allevasse alla fede del suo Dio, all’amore del suo sangue, alla compassione de’ suoi fratelli sempre più angariati: dico, tutti i figliuoli del popolo d’Israello. La gli istillava nell’anima la pietà degli afflitti, senza però irritarlo a odio contro chi li affliggeva: chè già l’odio guasta il cuore, e offusca la mente, e esaspera gli animi degl’ingiusti, e sciupa da ultimo le faccende; e chi aveva ragione, si mette dalla parte del torto, che peggio non gli potrebbe fare un nemico.

Fatto già grandettino il fanciullo, la figliuola del re disse alla madre che delle sue cure bastava così; ch’ella