Pagina:Tommaso Moro.djvu/66

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Ch’ei mi parla nel cor? No, da quel giusto

Sì reo consiglio a me non dassi. E s’anco
A’suoi lungh’anni di virtù inconcussa
Contraddetto avess’ei, certo non conscio
Egli era allor di sue parole; affanno
Di morte il dissennava. Ah, ch’io lo vegga
S’è ver ch’ei vive!
CROMWELL
Per distorlo quindi
Dal pentimento suo? No; lo vedrai,
Se pria l’esempio ch’ei ti diede imiti.
Rispondi.
MORO
Già risposi.
CROMWELL
Empio! condanni
De’ sudditi nel core obbedïenza?
Qual maggior prova il Parlamento adunque
Aver può di tue trame?
MORO
A’detti miei
Malvagio senso dia chi vuol. Protesto
Che trame non ordii.
CROMWELL
Comparve audace
Per le valli di Kent una fanciulla
A false arti profetiche educata,
Tumulti predicando; e da te mossa
Si confessò alla scellerata impresa.
MORO
Io la virgin