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istruzione pubblica 161

Scuole femminili dirette dalle Suore di S. Giuseppe. Scuola di Santa Pelagia (Via di Santa Pelagia, 13), tre classi di 190 ragazze.

Scuola di S. Francesco di Assisi (Via del monte di Pietà, 10), due classi di 180 ragazze.

Scuola del Carmine (Via delle Scuole, 12), due classi di 140 ragazze.

Scuola di Porta Nuova (Via della Provvidenza, 7), due classi di 130 ragazze.

Scuola di Borgo Dora (Piazza dei Molini, 5), tre classi di 160 ragazze.

Scuole serali (Via dell’Ospedale, 20 bis). — La direzione della Regia Opera, nell’intento di promuovere ed estendere maggiormente l’istruzione nelle classi popolari, aperse inoltre, fino dal 1847, otto distinte scuole serali per gli artieri in un locale appositamente fabbricato, le quali sono dirette dai fratelli delle Scuole cristiane.

Gli adulti in numero di 300 e più, dalli 18 anni in su, intervengono alla scuola ogni giorno non festivo, dalle 8 di sera alle 10, e sono ammaestrati, a seconda del loro bisogno, nel leggere, nello scrivere, nella grammatica italiana e nel comporre, nell’aritmetica, nella geometria pratica, nella lingua francese e nel disegno architettonico, industriale, d’ornato, di figura, paesaggio, ecc.


Collegio universitario dei giovani Novaresi (Via s. Francesco di Paola, 10). — Questa nobilissima istituzione, fondata dal conte Giovanni Francesco Caccia con testamento 20 agosto 1616, venne recata in atto nella città di Pavia nel 1619 ed ivi rimase fino al 1820 epoca in cui, in seguito a R. patenti del 14 gennaio di detto anno, venne traslocata nella città di Torino a richiesta degli amministratori di essa.

Il collegio Caccia mantiene da 15 a 16 giovani novaresi, provveduti ampiamente d’ogni cosa, a fare i loro studi nell’università di Torino sino al conseguimento dei gradi accademici. Lo stesso collegio ha quattro pensionari per imparare i principii del disegno nella Reale Accademia di Belle Arti; ne ha parimenti tre a Roma, due de’ quali per la scoltura ed uno per la pittura, e ne ha un quarto a Milano per imparare l’incisione.

Oltre gli alunni del collegio, e gli allievi per le belle arti, l’instituto trovasi nel caso da parecchi anni, mercè le cure de’ suoi amministratori, di poter concedere circa quaranta pensioni annue a giovani del-


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