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184 | istituzioni militari |
Armeria reale (Piazza Castello, portici delle segreterie, porta num. 12) — È attinente alle stanze reali; ma il pubblico vi ha accesso dallo scalone che trovasi sotto i portici delle segreterie. È disposta e ordinata magnificamente nella lunga e spaziosa galleria detta di Beaumont, dal nome del suo dipintore, la quale conteneva preziosi quadri prima che fosse destinata da Carlo Alberto ad uso di armeria, ciò che avvenne nel 18341. Nel 1837 fu annoverata fra gli stabilimenti reali. Ne fu nominato direttore e conservatore il conte Vittorio Seyssel d’Aix, al cui zelo è dovuto l’eseguimento di così mirabile collezione, avendone suggerito l’idea al suo re, d’ogni bella ed utile impresa l’autore.
S’incominciò dal raccogliere le armi ed armature antiche (glorioso testimonio del valore sabaudo) che qua e là giacevano inosservati o irrugginite: si estesero le ricerche agli arsenali di Torino e di Genova ove ve n’erano alcune disposte in decorazioni, o guaste o neglette ne’ magazzini de’ vecchi ferramenti.
Il re Carlo Alberto, con denaro suo proprio, fece acquisto della bella raccolta d’armi antiche, posseduta in Milano dal pittore Sanquirico, e dell’armeria superba, e di antichità non sospetta, della famiglia Martinelli dalle Palle di Brescia. I buoni piemontesi e savoiardi offrirono in dono varie armi conservate ne’lor vecchi castelli: illustri stranieri ne secondarono l’esempio.
L’armeria è divisa in due parti, armi offensive ed armi difensive. Tutti gli oggetti esistenti sono contraddistinti da un numero d’ordine2.
Gli amatori della storia dell’antica cavalleria, delle belle arti e delle scienze militari, vi troveranno trenta e più scudi, vent’otto elmi, molte impugnature di spada di squisito lavoro a sbalzo, a basso o ad intero rilievo, arricchiti di belle cesellature, intarsiature ecc., ed inoltre quaranta armature di tutto punto dorate e damaschinate, sette delle quali equestri con cavalli bardati.
- ↑ Carlo Emanuele I fu il primo della Real Casa che raccogliesse un’armeria. Vi aveva radunato le armature ed i busti de’ principi suoi antenati e de’ famosi vapitani della sua età, disponendoli in bell’ordine nella galleria detta di legno nel palazzo vecchio. L’incendio divorò quel palazzo; e le armature che si poterono salvare furono trasportate all’arsenale, tranne la spada e l’armatura di Francesco I che fu recata nel guarda mobile, indi a Parigi.
- ↑ Il numero d’ordine trova una corrispondente descrizione in un catalogo stampato che porta per titolo Armeria artica e moderna di S. M. Carlo Alberto, descritta dal conte V. Seyssel d’Aix. Questo catalogo è visibile presso il custode dell’armeria.