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Pagina:Torino e suoi dintorni.djvu/31

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ANTICA E MODERNA 7


La contrada di Dora Grossa è lunga metri 962 larga metri 11 30
Quella di Po » 661 » 18 50
Quella d’Italia » 259 » 11 50
Quella di Porta Nuova » 339 » 10 79
Quella di Contrada Nuova » 259 » 11 30
Quella di Madonna degli Angioli e Carlo Alberto » 1094 » 10 79
Quella dell’Ospedale » 1017 » 10 79
Quella della Zecca » 943 » 10 79

Le vie di circonvallazione sono tutte della larghezza di 57 metri e lunghe come segue:

Stradone di S. Massimo metri 493
Id. di Santa Barbara » 388
Id. di S. Maurizio » 1033
Id. lungo Po sino al circolo » 527
Id. del Re » 798
Id. di S. Avventore » 755
Id. di S. Solutore » 900
Id. di Vittorio Amedeo » 111
Id. dell’esperienze idrauliche » 111
Id. del Principe Eugenio » 539

A questi stradoni si uniscono i circoli che servono di limite, aventi un diametro come segue: circolo di Valdocco m.96 — del Parco 74 — della Rocca 89 — di S. Ottavio 62.

La lunghezza dei portici della via di Po è di m. 661; quella dei portici di Piazza Castello di m. 634; di Piazza Vittorio Emanuele, 360, di Piazza S. Carlo, 150; di Piazza delle Erbe, 121,80: di Piazza d’Italia, 87; di Piazza Carlo Felice, 76,50: della Piazzetta dei Quartieri, 74,40.

La larghezza è varia: quella dei portici di S. Carlo è di m. 7,50; di Piazza Castello, 6; di Piazza delle Erbe, 4,35. Varia pure l’altezza dai m. 6,50 sino agli 8,50.


Ciascun’isola è intitolata ad un santo; sopra l’angolo d’ogni isola sta scritto il titolo di essa, il nome della sezione cui appartiene, e quello della via o piazza cui guarda. Tutte le porte son contraddistinte da numeri progressivi secondo la via in cui trovansi: i numeri pari stan da una parte, i dispari dall’altra. I quali avvedimenti e la dirittura delle vie e la forma generale della città fanno sì che il forastiere