Pagina:Torriani - Cara speranza, Milano, Chiesa, 1896.djvu/127

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118 racconto di natale.

Chiamò due o tre volte il nonno; era il nome che gli veniva alle labbra ogni giorno al primo destarsi, dacchè sapeva parlare. Ma non udì la buona voce del vecchio, e si ricordò vagamente la sua storia dolorosa.

Stese le braccia, e sentì che non era in letto. Si rizzò ingranchito, confuso; fece alcuni passi, ed urtò negli attrezzi degli operai che ingombravano la cappella. Non sapeva più dove fosse.

Si pose a camminare a tentoni nell’oscurità, urtando ad ogni tratto, scansando un intoppo, impigliandosi in un altro; tremava tutto; piagnucolava, ancora istupidito dal sonno. Finalmente non incontrò più ostacoli, non trovò più appoggio da nessun lato, si sentì solo, smarrito, nelle tenebre infinite, nel silenzio pauroso.

Atterrito cominciò a chiamare stril-