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silenzi d’amore. | 143 |
figli; una lettera di madre appassionata:
“Non aveva sulla terra altri affetti che loro due, s’era votata ad una vedovanza perpetua per non defraudarli d’una parte della sua tenerezza.
“Era impaziente di vedere la fine di quel mese, per andarli a prendere al collegio, e portarli con sè in villa, e vivere tutto l’autunno in famiglia. Le era penoso starsene sola a quel modo. Alle acque s’annoiava... s’annoiava...„
Voleva persuaderlo a sè stessa; ma invece alle acque ci aveva un interessamento troppo vivo. Aspettava con impazienza il mattino per andare alla fonte, e se per caso ne tornava senza una parola che l’avesse agitata, era triste.
E le accadeva sovente. Fausto s’annoiava di quella tutela che lei aveva sempre intorno. Gli pareva un’ostentazione di diffidenza, e si metteva in diffidenza anche lui.