Pagina:Torriani - Cara speranza, Milano, Chiesa, 1896.djvu/160

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152 silenzi d’amore.

Fra le altre miserie Fausto non conosceva il nome della Contessa. Doveva mettere dei puntolini al posto del nome, nel suo sogno d’amore. Ma pazienza; purchè quel sogno si avverasse era anche disposto a chiamarla Contessa per l’ultima volta.

Aspettò quella sera commosso, felice, impaziente. Ci andò troppo presto; ma doveva essere un altro disinganno.

La Contessa era seduta sul divano colla signora Asting e la signorina maggiore. Le altre sorelle sonavano un pezzo a quattro mani!!!!

Se intanto avesse potuto sedere accanto alla Contessa, benedetto il pezzo a quattro mani che gli avrebbe permesso di parlarle piano. Ma i posti erano occupati a destra ed a sinistra. Bisognò sentire, assaporare, lodare il “tremulo„ perfettamente eseguito con tanta agilità, tanta forza, un pezzo così difficile...