Pagina:Torriani - Cara speranza, Milano, Chiesa, 1896.djvu/35

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cara speranza. 27

gio funebre a cinquanta passi dall’ospedale, fingendo di leggere un affisso. Lasciò sfilare il funerale modesto, poi si mise a seguirlo di fianco come se camminasse da quella parte per pura combinazione, e con quel mortorio non avesse nulla a che fare. Però giunto al cimitero entrò dietro gli altri, e rimase un po’ in disparte col capo chino finchè fu coperta la fossa.

Nel ritorno l’altro fratello della morta gli si accostò, e senza saluti nè parole di benvenuto, gli disse guardandosi la punta degli scarponi:

— Sicchè la povera Amalia se n’è andata...

Egli crollò il capo, scosse le spalle, come per cacciarsi un gruppo dalla gola, poi rispose:

— Ma!

E gli voltò la schiena.