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Pagina:Torriani - In risaia, Milano, Galli, 1890.djvu/132

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130 in risaia


La Nanna non era espansiva. Gioia, dolore, dispetto, racchiudeva tutto in sè. Sentì una fitta atroce al cuore, e le si empirono gli occhi di lacrime. Ma non fece altro che tirarsi giù sul volto la pezzuola che aveva in capo, e rimase muta, senza voltarsi, divorando le lacrime.

Martino fece spalluccie ed uscì nel cortile borbottando:

— Non si sa come pigliarla.

Pietro picchiava un piede in terra, e tentennava il capo con dispetto. Ma non disse nulla e continuò a sminuzzare un pezzo di pane col coltello. La mamma s’accostò alla Nanna, la prese per un braccio e le disse:

— Via, vieni qui; parla. Lo vuoi o non lo vuoi?

La Nanna strappò con mal garbo il braccio da quella stretta e gridò:

— Piuttosto morire, guardate, che pigliarmi un vecchio e fare la matrigna!

— Oh senti! disse finalmente Pietro. Paci-