Pagina:Torriani - In risaia, Milano, Galli, 1890.djvu/212

Da Wikisource.
210 in risaia

e la Rosetta, che era coraggiosa, li seguì in silenzio.

Pacifico spinse l’uscio, e rimase immobile dallo stupore. Vide una lucerna sulla cassa ai piedi del letto; e la Nanna inginocchiata presso la culla della bambina.

Pietro si fece rosso come una vampa al vedere la sorella, di notte, nella camera d’un uomo, e le gridò con mal garbo:

— Nanna, cosa fai qui?

— Sto guardando il mio dono di ceppo, e ne ringrazio il Signore, disse la Nanna alzandosi. S’è ricordato anche di me, sebbene sia vecchia e brutta; e mi ha mandato questa bambolina; e mi ha dato un cuore di mamma per volerle bene. Non è vero, Pacifico, che debbo essere la sua mamma?

Pacifico nell’eccesso della gioia corse a lei colle braccia stese come per abbracciarla. Ma non osò fare quella scenata davanti a tutti, e, lasciandosi cadere le braccia penzoloni, rimase come istupidito a guardarla a bocca aperta.