Pagina:Torriani - In risaia, Milano, Galli, 1890.djvu/223

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il folletto 221


— Allora, ve lo dico io cos’ha la vostra mula, sentenziò la Santina con tono dottorale: Ha il folletto!

Tutti nella stalla chinarono ripetutamente il capo guardandosi l’un l’altro con aria di compassione come per dire:

“Proprio questa gli è toccata!„ E Gaudenzio sospirò:

— Ah! È ben questa la mia paura....

E non osò dir altro perchè non lo poteva credere che la sua bella mula fosse a quei termini.

A lottare colla gente di questo mondo Gaudenzio non aveva paura. Col suo cappello sull’orecchio ed i pugni sui fianchi avrebbe sfidato un granatiere. Ma con quei del mondo di là, chi è che la può dire?

E se ne stava coi gomiti sulle ginocchia e la fronte nelle mani fumando, e sputandosi fra i piedi senza dir nulla. Ma udiva tutte le storie di folletti che si ricordavano intorno a lui, ed erano come tanti nuvoloni neri che