Pagina:Torriani - In risaia, Milano, Galli, 1890.djvu/34

Da Wikisource.
32 in risaia

di Trecate, ci saranno anche la Teresa di Menico, e la Margherita.

— Sicuro, disse la Nanna. Voi altre che siete più lontane, entrerete a pigliarci nel passare.

— Ti piace lavorare in risaia? domandò alla Nanna una compagna.

— Non ci sono mai stata; e neppure Pietro. Ci si va per guadagnare i quattrini da comperarmi l’argento; il babbo non può fare quella spesa.

— Infatti, è tempo che tu abbia l’argento. Non c’è male, sai, laggiù in risaia. Tutto sta ad avvezzarcisi. Si va sul lavoro alle sette del mattino; poi c’è mezz’ora per far colazione; poi di nuovo si lavora fino a mezzodì, ed allora c’è un’ora pel desinare. Danno la minestra di riso e fagioli, ed il pane; e se hai del tuo da mangiare insieme, bene, altrimenti mangi il pane solo; ma alla fine della settimana è duro assai, ed acido il pane; è meglio che tu badi a serbare la pietanza,