Pagina:Torriani - In risaia, Milano, Galli, 1890.djvu/41

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a quella domanda della compagna; ma non poterono arrossire di più. Lo sforzo del lavoro le aveva infiammate come due belle foglie di peonia. Lasciò quel discorso e continuò a zappare in silenzio. Ma la giornata non le parve troppo gravosa, e passò lesta assai. Essere l’innamorata di Gaudenzio! Era un tema sul quale c’era un’infinità di motivi da ricamare: tornare insieme dai vespri la domenica, ed andare adagio lungo la via, uno accanto all’altra, e dirsi tante cose....

La Nanna non le sapeva le cose che si dicono gli innamorati; ma era certa che dovevano esser belle; al pensarci si commoveva come alla musica delle litanie. E poi, le gomitate confidenziali, e le occhiate lunghe lunghe.... Oh, quelle le aveva vedute spesso tra innamorati!

La sera però, malgrado la compagnia di quei pensieri belli, che le avevano alleviato il lavoro, la Nanna era stanca a morte, e disse:

— Non ho voglia di ballare. Starò a vedere