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48 in risaia


C’era ancora molto lavoro da compiere, e gli assistenti angariavano i giornalieri per farlo procedere celeremente; i pochi rimasti dovevano fare anche la parte degli ammalati.

Il penultimo sabato la Nanna fu presa dai brividi mentre stava lavorando, e stentò molto a finire la giornata.

— Ho la febbre col freddo, disse la sera a Pietro. Forse domani non potrò muovermi.

Ma l’indomani stava meglio, e la presenza di Gaudenzio galvanizzò le sue forze abbattute.

Il lunedì stette male ancora; poi il martedì si risentì guarita.

Così finì le trenta giornate, passandone una buona ed una cattiva. Ma in che stato le finì! Non era più la Nanna di prima.

Lungo la strada per tornare a casa si reggeva a stento sulle gambe. Anche le compagne camminavano svogliate. Le più forti cercavano di cantare come quando erano venute;