Pagina:Torriani - La cartella n. 4, Cesena, Gargano, 1880.djvu/149

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i morti parlano. 145


— Senti, Seth, l’anima del povero Tobie è in pena, e non avrà pace finchè non avremo adempiuto alla sua ultima volontà.

Seth non voleva credere, e diceva:

— Come vuoi che il povero Tobie stia in quella cassetta? Ci starebbe appena la sua testa.

Ed io sostenevo che era la sua anima. Fosse il tronco o la testa, che cosa importava? Lo spirito c’era; ed era lo spirito che aveva parlato.

Allora Seth cominciò a dire di aprire la scatola. Io non volli; mi sarei lasciata uccidere piuttosto che permettere una cosa simile; bisogna rispettare i segreti dei morti.

— Lasciamela soltanto osservare — disse Seth. — Se Iddio ha permesso che parlasse una volta, chi sa che lo permetta ancora; ed allora io crederò come te.

Prese la cassa in mano, e la voltò come avevo fatto io, guardandone le commessure.


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