Pagina:Torriani - La cartella n. 4, Cesena, Gargano, 1880.djvu/19

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capo d’anno. 15


«È un fiore ignoto al mondo dei poeti.»...

Figurarsi poi la superfluità delle Strenne! Io ci penso tutta l’annata. Ed appena passata la burrasca d’un capo d’anno, mi preparo una cartella nuova, dove raccolgo man mano i miei lavori brevi per farne un volume al capo d’anno seguente. — Quella cartella è il mio salvadanaio; è la strenna de’ miei nipoti e pronipoti; è, per me, la gioia dei loro desideri appagati, dei loro baci, dei loro sorrisi; del tripudio dei bambini, delle soddisfazioni vanerelle delle giovinette, dei loro spassi, delle loro letture. — È per loro una promessa lungamente aspettata, il realizzarsi d’una speranza, una prova del mio affetto. — È per tutti un giorno di allegria, d’espansione; una festa in famiglia.

E che ansietà negli ultimi mesi dell’anno! Grandi e piccini tutti sappiamo che i doni del capo d’anno sono là in quella cartella, in