Pagina:Torriani - La cartella n. 4, Cesena, Gargano, 1880.djvu/239

Da Wikisource.

storia d’una viola. 235


— Non sei difficile ad accontentare nella scelta de’ tuoi compagni di viaggio, Viola.

Timidissima, come sono, fui mortificata da quel rimprovero, e non osai rispondere.

Intanto il tempo passava ed il Tulipano bruno non parlava più.

La mia situazione diveniva intollerabile; i miei petali ammolliti dall’aria pesante, mi si erano ripiegati sull’occhio; ero ricaduta nell’oscurità; il mio stelo si indeboliva sempre. Floscia, ricurva, sfiorando già col capo la terra aspettavo ad ogni minuto la morte; quando ad un tratto udii uno scricchiolìo, poi il rumore di qualche cosa che si spezza.

Al tempo stesso un corpo non molto pesante, ma spinto con impeto, diede un urto secco alla parete sinistra del bicchiere, che si rovesciò e cadde fuori dagli orli del vaso; lo udii frangersi rumorosamente ad una certa distanza al disotto di me; e, troppo debole per soppor-