Pagina:Torriani - La cartella n. 4, Cesena, Gargano, 1880.djvu/254

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250 storia d’una viola.


Egli mi rispose ridendo:

— Oh la piccola scimunita, che prende sul serio tutte le parole olezzate al vento! Non vedi ch’io sono grande e bello ed ho più profumo degli altri fiori? Sogni, povera violetta. A me la farfalla, che vive nell’aria, che sorvola alla terra, che domina lo spazio!

— Bada — gli dissi: — quando splendeva il sole, quella farfalla era un bruco, e strisciava sulla terra, strisciava sullo stelo dei fiori, e ne succhiava gli umori, e nella loro morte cercava la vita.

— Che m’importa il passato? Il bruco è scomparso, io amo l’oro e l’azzurro della farfalla.

Io tacqui, chinai la testa pensosa, e tutte le mie foglie stillarono. Ma il Garofano non lo vide. Allora il Tulipano mi disse:

— Viola; piangi perchè il Garofano non t’ama più, o piangi d’averlo amato?