Pagina:Torriani - La cartella n. 4, Cesena, Gargano, 1880.djvu/263

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una piccola vendetta. 259

di assicurarsi colla mano inquieta se non aveva perduto i ciondoli dell'orologio. Sapeva presentarsi in una sala, rimanervi, ed uscirne, come la signora di Genlis d'elegante memoria.

Non faceva consistere il riserbo nel parlare a monosillabi, nel porgere appena la punta delle dita, nel far la preziosa come una provinciale. — Sapeva che nelle case che frequentava non poteva trovarsi con signore equivoche, e trattava tutte con vera cordialità, e non prendeva altra misura per regolare la sua maggiore o minore espansione, che il grado di simpatia da cui si sentiva animata.

La signora Icchese, con una figura affatto differente, alta, bionda, fresca come un fiore, aveva gli stessi modi schietti e signorili, era altrettanto attraente, e più bella. S'erano scontrate parecchie volte in visita nelle stesse case, avevano scambiato qualche parola, e, senza