Pagina:Torriani - La cartella n. 4, Cesena, Gargano, 1880.djvu/83

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ero pallida e tremavo: e gli uomini mi guardavano sogghignando, ed i monelli, che mi vedevano incontrare un giovane sui bastioni deserti, giravano intorno a noi scambiandosi grida e canzoni sfacciate.

E quando rientravo nella mia casa onesta mi pareva di profanarla; quando Marco mi parlava colla sua voce schietta, chinavo gli occhi e mi sentivo indegna di lui.

Che importava che non lo tradissi? Che importava che lo amassi, e gli fossi fedele, ed odiassi addirittura il suo rivale, e non gli permettessi neppure una parola che potesse offendere mio marito? — Le apparenze erano contro di me; agivo come non avrebbe agito nessuna donna rispettabile; se Marco mi avesse sorpresa a quegli appuntamenti, o chiunque altri m’avesse sorpresa invece di lui, avrebbe avuto diritto di giudicarmi colpevole. — Da un giorno all’altro potevo scontrarmi in una si-