Pagina:Torriani - Prima morire.djvu/217

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governo della casa; credi che un governo non dia delle grandi preoccupazioni?

— Sì; ma mi sembri troppo preoccupata; le risposi. Temo sempre che tu non sia contenta.

— Si può avere l'animo contento, e la mente preoccupata. Tu pure oggi sei più preoccupato del solito; allora vuol dire che non sei contento?

— Oh no! io penso agli affari, al mio giornale. Avrei bisogno d'un buon traduttore e non lo trovo. Ho cominciato a pubblicare una pagina d'un lavoro tedesco moderno; ma me l'hanno tradotto male; è un'opera importante, ed in un giornale letterario, la lingua è essenziale. Ebbi già delle critiche; e vorrei trovare chi mi facesse una traduzione più esatta, pel prossimo numero.

— Se vuoi che mi provi io.... - propose timidamente la Mercede. - Sono stata in convento in Toscana, e la lingua la conosco un pochino.

— Ma tu sai il tedesco? - domandai meravigliato.

— Oh, non lo so; non potrei parlarlo forse. L'ho imparato da sola coi libri di mio fratello. Era l'unico sollievo che avessi alla prosa della mia vita. Posso leggere e tradurre.

— Come! in mezzo a tanti guai ed a tante fatiche triviali, sapevi trovare il tempo e l'energia per uno studio così difficile?

— Ero sempre in casa sola. Del tempo ne avevo...

— Ma come t'è venuta quest'idea, Mercede? Come hai potuto riuscire, senza un maestro, senza nessun aiuto? Raccontami, cara.

— Ora non prendermi per una dottoressa, mi rispose. Desideravo istruirmi. Desideravo supplire con un po' di raffinatura intellettuale, alle raffinature d'apparenza