Pagina:Torriani - Serate d'inverno, Madella, 1914.djvu/25

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I.

Nell’autunno del 1869 mi trovavo a villeggiare ad Intra sul lago Maggiore.

In una gita ad Arona, fra le solite figure straniere che sembrano darsi convegno da tutti i paesi d’Europa sul ponte di quel battello a vapore, avevo incontrato un giovinotto lombardo, col quale avevo stretta relazione.

Io andavo poi regolarmente due volte ogni settimana ad Arona, e nell’andare o nel venire mi trovavo sempre con quel giovine.

Gli altri passeggeri si vedevano una volta, due, poi scomparivano. Erano sempre figure nuove, quasi sempre figure ignote. Noi soli tornavamo ancora ed ancora.

Quel giovine non era facile ad entrare in discorso. Ma una volta entrato, era piacevolissimo, e qualche volta s’abbandonava ad un’allegria clamorosa. Ma bisognava che altri lo eccitasse. Sem-