Pagina:Torriani - Tempesta e bonaccia, Milano, Brigola, 1877.djvu/46

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parole. Si fece rossa come una vampa, e l’occhio le brillò di gioia, e guardò quella carta coll’angosciosa passione con cui si guarda addietro un’occasione che fugge... Ma non disse una parola di più. Comprese che l’aggrapparsi così ad una dichiarazione mancata sarebbe goffo, ed il suo spirito elegante preferì un rimprovero ed una grande abnegazione, all’essere un momento solo ridicola a’ miei occhi. Io vidi e compresi tutto ciò, e l’amai doppiamente per quella finezza di tatto.

XI.

Sovente uscendo dal teatro dopo lo spettacolo giungevo in tempo ad offrire il braccio a Fulvia prima de’ miei amici. — Ed allora la tenevo stretta stretta come cosa mia, e camminavo a fronte alta come un conquistatore, e meravigliavo che i passeggeri non mi facessero tutti di cappello, e leggevo l’ammirazione mista d’un po’ d’invidia su tutti i volti. È ben vero che a tarda sera poco si distinguono i volti, e meno le passioni che esprimono: ma che non vede un occhio innamorato?

V’erano momenti in cui tenendola serrata così, e combinandosi i nostri passi come un solo passo, e tacendo entrambi quasi per muto accordo, mi