Pagina:Torriani - Tempesta e bonaccia, Milano, Brigola, 1877.djvu/95

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tro di Reggio d’Emilia, nella stagione di primavera, è un teatro importante.

Transigete sugli interessi pur di combinare codesto affare che può esservi molto utile. La tessitura dell’Africana va benissimo per la vostra voce, ed in pochi giorni potrete imparare la parte.

«Mi dispiace all’anima di non poter esservi accanto per risparmiarvi codeste noie di contratti. Ma, voi lo sapete, sono schiavo del lavoro.

Questo però non mi toglie dal pensare a voi.

«Scrivetemi spesso, ed amatemi come vi ama,

«Il vostro Welfard Herbert

«La freddezza nordica di quella lettera mi strinse il cuore. Dacchè amavo Welfard, era la prima volta che mi allontanavo da lui; la prima volta che ci scambiavamo una lettera. Per me era un grande avvenimento; e gliel’avevo detto, come aspettassi con ansia la sua prima parola scritta, come la sua stessa calligrafia che m’era ignota m’inspirasse la palpitante curiosità d’una rivelazione.

«Egli non accennava a nessuna di codeste emozioni; forse non le aveva trovate degne d’una risposta. L’unica parola d’affetto in tutta la sua lettera era una formola di saluto, un luogo comune. Forse una tedesca l’avrebbe trovata abbastanza espansiva. Ma io, nel mio caldo cuore italiano, me ne sentii delusa e quasi offesa.